CONTRIBUTO PER L'AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA
I nostri studenti imparano non solo sui libri, ma anche producendo quello che vedete. Questo ha un costo solo in minima parte finanziato dallo Stato. Aiutateci a far crescere la loro professionalità! Nella sezione "Documenti d'Istituto" rendicontiamo come spenderemo i fondi del contributo volontario in base ad una previsione delle entrate.
Il contributo scolastico consente al nostro Istituto di ampliare le attività didattiche con esperienze che arricchiscono l’offerta formativa di base, fornendo agli studenti l’opportunità di operare attivamente ed utilizzare direttamente le strumentazioni laboratoriali e didattiche, in modo da acquisire al meglio le competenze professionalizzanti previste dal curricolo e configurare un profilo d’uscita dell’allievo altamente qualificato dal punto di vista professionale. Il contributo non è destinato al funzionamento ordinario che rientra nell’offerta dovuta di un servizio pubblico rispondente al diritto allo studio, costituzionalmente tutelato (art.1 comma 622 della legge 296/2006).
In ottemperanza alle previsioni dell’art. 13 , comma 3 della legge 40/2007, l’Agenzia delle entrate ha chiarito che le erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, finalizzate all'innovazione tecnologica, all'edilizia scolastica e all'ampliamento dell'offerta formativa, sono detraibili dall’imposta sul reddito, nella misura del 19%. La detrazione spetta a condizione che il versamento di tali erogazioni sia eseguito tramite banca o ufficio postale ovvero mediante carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari ovvero mediante altri sistemi di pagamento.
Il contributo da parte delle famiglie non deve essere inteso come una tassa per l’iscrizione e la frequenza della scuola, ma come linfa vitale irrinunciabile per un Istituto, come il nostro, seriamente impegnato ad offrire il massimo possibile ai propri studenti. Questo massimo è proporzionato alla rilevanza del contributo a disposizione. Si rammenta il considerevole impegno sostenuto nel far iniziare i laboratori per le classi dalla seconda alla quinta già dalla seconda settimana di scuola, al fine di garantire il maggior recupero possibile rispetto alla forzata chiusura in anticipo delle attività in presenza nell’anno scolastico precedente, oltre all’imponente adeguamento tecnologico assicurato per garantire una didattica a distanza di alto livello.
A tutt’oggi, anche a fronte del DPCM del 25 ottobre 2020 e successive integrazioni, l’Istituto ha dimostrato la volontà concreta di salvaguardare i laboratori come massima espressione di una formazione altamente professionalizzante, specifico requisito di un Istituto alberghiero d’eccellenza. Pensiamo che i nostri studenti se lo meritino.
Nel nostro Istituto il contributo è finalizzato all’innovazione tecnologica e all’ampliamento dell’offerta formativa. Nella seduta del 21 dicembre 2020 il Consiglio d’Istituto ha deliberato all’unanimità che verranno presi i seguenti provvedimenti vincolanti in caso di mancato raggiungimento delle quote dovute nella singola classe.
Per le famiglie in certificate difficoltà economiche la scuola, come sempre, mantiene il suo consueto impegno che consente di versare metà dell’importo previsto e di rateizzarlo in più parti, in base alle esigenze particolari certificate.
In presenza di famiglie di studenti del corso diurno che, pur non trovandosi in difficoltà economiche, decidono di non versare il contributo destinato all’ampliamento dell’offerta formativa e all’innovazione tecnologica, la scuola riuscirà a garantire per la classe le attività laboratoriali professionalizzanti utilizzando i fondi erogati dalle famiglie che hanno versato la loro quota, e si vedrà costretta ad interrompere poi la regolarità delle attività laboratoriali pratiche, attingendo al finanziamento statale che, purtroppo, consente di sostenere solo l’offerta formativa teorico-dimostrativa.
Per quanto riguarda il corso serale, frequentato da adulti non soggetti all’obbligo scolastico, coloro che non versano la quota per l’ampliamento dell’offerta formativa e per l’innovazione tecnologica pur non trovandosi in difficoltà economiche, parteciperanno alle lezioni di laboratorio in modalità teorico-dimostrativa: assisteranno alle lezioni, ma senza attività pratica manipolativa e degustativa.
Di fronte al pagamento del contributo scolastico per l’ampliamento dell’offerta formativa, le famiglie possono quindi assumere tre diverse posizioni:
- VERSARE L’IMPORTO. Questa posizione è assunta dalle famiglie che hanno scelto il nostro Istituto perché hanno apprezzato la sua progettualità e il livello di professionalità che offre ai suoi studenti nel corso del quinquennio e desiderano offrire ai propri figli l’opportunità di seguire un percorso qualificato altamente professionalizzante.
- NON VERSARE L’IMPORTO. Questa posizione è assunta dalle famiglie che ritengono sia sufficiente l’offerta formativa di base per garantire ai propri figli una preparazione professionalmente adeguata. In tal modo si garantisce comunque il diritto allo studio nella sua forma strettamente curricolare, ossia l’osservazione non direttamente operativa delle diverse fasi delle attività laboratoriali. Si sottolinea che tale scelta impedirebbe comunque all’intera classe, vista la decisione del Consiglio d’Istituto, di seguire un percorso qualificato altamente professionalizzante che va al di là della programmazione strettamente curricolare.
- VERSARE L’IMPORTO IN FORMA RIDOTTA. Questa posizione è consentita alle famiglie che, in presenza di situazioni economiche fragili documentate da idonea certificazione ISEE o altra certificazione, desiderano comunque garantire ai propri figli una preparazione qualificata altamente professionalizzante.